giovedì 12 maggio 2011

" SOURCE CODE " Recensione


Titolo originale Source Code

Paese : USA – Francia

Anno 2011

Durata 93 min

Genere : drammatico, fantascienza, thriller

Regia e Soggetto : Duncan Jones

Sceneggiatura: Ben Ripley

Produttore : Mark Gordon,

Produttore esecutivo: Jeb Brody, Fabrice Gianfermi, Hawk Koch

Casa di produzione: The Mark Gordon Company
Vendome Pictures Distribuzione ( italia)

INTERPRETI E PERSONAGGI

  • Jake Gyllenhal: Colter Stevens
  • Michelle Monaghan: Christina Warren
  • Vera Farmiga: Carol Goodwin
  • Jeffrey Wright: Dr. Rutledge
  • Russell Peters: Max Denoff
  • Michel Arden: Derek Frost
  • Cas Anvar: Hazmi

L’ufficiale dell’ Aeronautica Colter Stevens si trova a far parte di un programma governativo sperimentale per sventare attacchi terroristici .Un attentato è già accaduto e ha colpito un treno per Chicago uccidendo molti passeggeri .Su quel treno c’era un uomo che si chiamava Sean Fentress un insegnate , e Colter sarà costretto a rivivere più volte gli ultimi 8 minuti di vita nel corpo di Sean fino a che non riuscirà ad individuare l’attentatore e prevenire così il prossimo attacco terroristico programmato.

Il film inizia subito nel vivo dell’ azione, non so quanto sia buona questa scelta,certo il pubblico ha lo stesso effetto del protagonista inizia a capire poco alla volta la storia e cosa sta succedendo,a caprie che noi vediamo Colter ma gli altri Sean . Colter dovrà affrontare anche i propri problemi in quegli 8 minuti scoprirà come mai lui è li,come mai proprio lui è stato scelto per il "Source code"e quali sono i “ requisiti estremamente particolari “ per farne parte,sarà aiutato nella missione dal capitano Goodwin, e si innamorerà della compagna di viaggio Christina .

Un discreto fanta-thriller, una trama non molto articolata, con il rischio di scadere nella banalità e nel “ già visto” ma si salva abbastanza ,quello che forse lo rende così partecipativo è che ogni volta che Colter rivive gli 8 minuti questi sono sempre simili , ma mai identici, e fa si che anche lo spettatore possa percepire e rivivere quei minuti alla ricerca di particolari mettendosi alla prova per individuare l’attentatore (perché tanto che si legga un giallo o si vada al cinema a vedere un thriller, dobbiamo sempre cercare di capire prima chi è il colpevole … ma qui vi assicuro che non è semplice ) . Un programma governativo che gioca sulla memoria per sventare attacchi terroristici e crimini , cosa ricorda ?? “ Minority report “ il source code / la precrimini … certo Spielberg è Spielberg!! io ad essere sincera ho avuto qualche Dejavù ,forse non sarà condivisibile come teoria ma il punto di legame tra i due film , oltre i programmi governativi , è il desiderio di prevenire a tutti i costi ciò che in realtà non possiamo governare , e si sente anche la paura di non fare mai abbastanza, il bisogno di una sicurezza attiva al 100% in ogni luogo, la perdita di una normalità, della tranquillità è il vero tema di questo film. Fino a che punto può spingersi l’uomo per la propria salvaguardia , e quando arrendersi a un destino?Sul finale di sicuro si poteva fare meglio, si perde molto il clima adrenalinico e avvincente che ti catapulta nella storia all’ inizio e diventa di totale rilassatezza . Buona prova anche questa volta per Gyllenhaal, sempre in grado di cambiare genere, ma forse un po’ troppo presente ultimamente?se posso essere cattiva... direi quasi uno Stefano Accorsi americano ...

Ma allora : Come sarebbe vivere gli ultimi istanti di vita di una persona ? e come sarebbe poterlo fare a oltranza per cambiare un destino ??

ci si può innamorare in otto minuti ? “ perché quanto tempo ci vuole ?” ( risp. Gyllenhaal )

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