lunedì 9 maggio 2011

I RAGAZZI STANNO BENE - recensione

Nic( Annette Bening) e Jules( Julianne Moore) sono una serena coppia lesbica di mezza età che hanno saputo costruire un nucleo familiare ben armonizzato e formato da due figli adolescenti nati attraverso l’inseminazione artificiale . Quando Joni ( Mia Wasikowska) compie diciotto anni è il fratello minore Laser ( Josh Hutcherson) a chiederle che si rivolga alla banca del seme e scopra l’identità del loro padre biologico. Joni decide di accontentare il fratello e scopre che questo padre è Paul, un quarantenne dongiovanni che gestisce un ristorante biologico alla periferia di Los Angeles. Quando le due madri verranno a sapere che i ragazzi hanno fatto la conoscenza di Paul ( Mark Ruffalo ) a loro non resterà che accettarlo e cercare di farlo entrare nel loro menage familiare, ma niente sarà semplice.

Mentre da noi ancora non si affacciano sul grande schermo commedie progressiste , Lisa Cholodenko in questa commedia riesce a presentare i classici problemi di una coppia di genitori impegnati a tirare su i due figli adolescenti raccontando la quotidianità di un nucleo familiare come tanti altri nonostante il padre severo sia Nic . “ i ragazzi stanno bene “ supera la tematica omosessuale,più di quanto si possa pensare a d una visione veloce del trailer , per parlare dei temi e dei problemi legati a qualsiasi genere di famiglia: Nic è un medico talmente presa dal suo lavoro che spesso trascura la sua compagna, si sforza di mantenere sempre il pieno controllo della situazione cadendo spesso in atteggiamenti severi e intransigenti ( esempio la sollecitazione durante la cena a Joni di scrivere in anticipo i biglietti di ringraziamento per i regali dei diciotto anni ) esemplare è il monologo di Jules sulle difficoltà del matrimonio e della vita di coppia ; la commedia evidenzia l’identità della coppia eliminando la tipica prospettiva sull'omosessualità, si racconta invece un momento di crisi nel rapporto di coppia , una debolezza di Jules, che bisognosa di essere ancora desiderata cadrà al fascino di Paul .

La sceneggiatura non presenta grandi colpi di scena nell’ evolversi della storia , si basa per lo più su dialoghi vivaci per creare un continuo scambio di battute tra i personaggi ( forse a volte un linguaggio troppo vivace e colorito) la regia della Cholodenko si fa ammirare anche per la delicatezza e la precisione con cui veicola le emozioni che percorrono tutto il film ( il commovente abbraccio finale che riesce a racchiudere tutto l’affetto che nonostante tutto scorre tra i membri di una famiglia )

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