venerdì 18 novembre 2011

SE SI SENTISSE CON GLI OCCHI LA VOCE



Se si sentisse con gli occhi la voce
oh, come ti vedrei!
La tua voce ha una luce che mi illumina,
... luce d'udire.
Nel parlare
tutti gli spazi del suono si infiammano,
la grande oscurità
che è il silenzio si infrange. Ha un aspetto d'alba
la tua parola, venendo a me di nuovo.
Quando assenti,
un mezzogiorno, un piacere allo zenit,
impera, ormai senza l'arte degli occhi.
Se mi parli di notte non c'è notte.
Né solitudine nella mia stanza
con la tua voce, lieve, ed incorporea.
Ché quando viene crea il suo corpo. Nascono
nel vuoto dello spazio, innumerevoli,
le delicate e possibili forme,
del tuo corpo di voce. E quasi sbagliano
le tue labbra che ti cercano e le braccia.
E tutto intorno, anime di labbra
e braccia in cerca delle, fatte nascere
dalla tua voce, divine creature
che inventa il tuo parlare.
E nella luce d'udire, in quell'ambito
tutto raggiante, che gli occhi non vedono,
si baciano per noi
quei due innamorati che non hanno
altro giorno né notte
che la tua stellata, o il tuo sole.

Pedro Salinas

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